Ricostruzione delle fasi del processo a cura del CESNUR:
"Il processo a carico di Volpe, Guerrieri e Maccione, celebratosi con rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena) presso il Tribunale di Busto Arsizio (Varese) nel mese di febbraio 2005, si è concluso con la condanna a trent’anni (contro i venti chiesti dal pubblico ministero) per Andrea Volpe – il quale dal carcere ha collaborato con la giustizia –, sedici per Pietro Guerrieri e l’assoluzione per Mario Maccione, accusato di associazione a delinquere, giudicata indimostrabile, anche se nel suo caso, per l’omicidio di Tollis e Marino è stato giudicato e condannato a diciannove anni di carcere dal Tribunale dei Minori di Milano, in quanto aveva sedici anni al momento dell’uccisione.
Così, il 5 aprile 2005, presso il Tribunale dei Minori di Milano ha inizio il processo con rito abbreviato a carico di Maccione e Massimo Magni, anch’egli - minorenne all’epoca del delitto - accusato per l’omicidio di Tollis e della Marino. La pubblica accusa chiede una condanna a venti anni per Mario Maccione e a dieci Massimo Magni (quest’ultimo in carcere dalla fine di agosto 2004). La sentenza dell’11 aprile 2005 vede la condanna a diciannove anni per Maccione e l’assoluzione per Magni (in secondo grado, il 23 febbraio 2006, la Corte d’Appello del Tribunale dei Minori riduce a sedici anni la pena per Maccione, il quale annuncia in aula di essersi pentito dei delitti compiuti, mentre condanna Magni a nove anni di carcere).
Il 21 giugno 2005 si apre invece il processo in Corte d’Assise per tutti gli altri imputati, compreso Andrea Basciu, estraneo ai delitti, ma accusato di avere coperto la vicenda dell’incendio di un auto di proprietà di una persona che aveva avuto una lite con Volpe, ad opera dello stesso e della Ballarin. Il processo si conclude il 31 gennaio 2006 - pur escludendo la sussitenza del reato di associazione a delinquere - con la condanna a due ergastoli con tre anni di isolamento diurno a Nicola Sapone, ventisei anni a Paolo Leoni e Marco Zampollo, ventiquattro anni a Eros Monterosso e ventiquattro anni e tre mesi a Elisabetta Ballarin.
Il processo d’appello svoltosi dall’8 al 15 maggio 2007 presso la Corte d'Assise d’Appello di Milano si conclude invece con la condanna all’ergastolo per Nicola Sapone e Paolo Leoni e pene pari a ventinove anni e tre mesi per Marco Zampollo, ventisette anni e tre mesi per Eros Monterosso e ventitre anni per Elisabetta Ballarin. La sentenza conferma dunque le condanne di primo grado per Sapone, mentre acuisce la pena per Leoni, Zampollo e Monterosso. Unico sconto per la Ballarin, che vede la riduzione della pena di un anno. Il 25 ottobre 2007 le Sezioni penali unite della Corte di Cassazione confermano il giudizio emesso dalla Corte d'Appello di Milano il precedente 16 giugno nei confronti di Andrea Volpe, che vede una riduzione della pena da trenta a vent’anni di reclusione rispetto al processo celebratosi con rito abbreviato. La Cassazione ha inoltre confermato la riduzione di pena da sedici anni a dodici anni e otto mesi per il coimputato di Volpe, Pietro Guerrieri".
Durante le fasi del processo sono state diffuse notizie riguardanti una presunta organizzazione satanica di insospettabili che agiva servendosi di gruppi come quello di Varese. In realtà i giudici hanno stabilito che non esisteva alcuna potente organizzazione satanica al di sopra di questi gruppuscoli di giovani disadattati che uniscono a forme di satanismo nostrano, tendenze alla tossicodipendenza alla violenza e, in generale, alla delinquenza.
Per cercare di fornire qualche notizia attendibile alla stampa è bene ricordare che in Italia le persone che aderiscono a gruppi satanisti organizzati si aggirano intorno alle 300 unità. Questi dati, che sono stati pubblicati sull'Enciclopedia delle Religioni in Italia, si fondano su riscontri e non su voci generiche senza fondamento.
E' importante inoltre precisare che, indipendentemente da qualsiasi gruppo organizzato, esiste un ambiente giovanile nel quale è diffusa una subcultura satanica. Questo ambiente raccoglie qualche migliaio di giovani, ma ciò non vuol dire che tutti questi giovani siano adepti di satana.
In realtà sono pochi quei giovani che manifestano realmente comportamenti violenti e di solito ciò accade quando ci si trova di fronte a soggetti a rischio per caratteristiche di personalità, ambiente di provenienza ecc.
Tuttavia, anche questi giovani possono intraprendere un cammino di recupero.
Tratto dall'Enciclopedia delle Religioni in Italia:
"E' il caso proprio di alcuni ex appartenenti alle Bestie di Satana, ora in carcere, che hanno intrapreso un cammino di recupero: mentre Elisabetta Ballarin può uscire quattro giorni la settimana dal carcere per frequentare l’università, Andrea Volpe si è convertito al cristianesimo nel 2008, grazie al supporto del pastore Leonardo De Chirico, della Chiesa Cristiana Evangelica di Ferrara, aderente alle Chiese Evangeliche Riformate Battiste d’Italia (C.E.R.B.I.); Nicola Sapone, iniziando il 29 luglio 2008 la collaborazione con il quotidiano online La Voce, ha scritto un articolo sulla Messa cattolica, che ormai frequenta regolarmente in carcere, raccontando di averne scoperto il valore. Mario Maccione, invece, sta completando in carcere gli studi di ragioneria e afferma di avere trovato la luce nel pensiero di Carlos Castaneda, i cui libri gli fornirebbero un’interpretazione anche a riguardo delle sue trascorse esperienze spirituali e occultistiche come medium del gruppo, peraltro agevolmente riconducibili al massiccio consumo di sostanze stupefacenti".